sabato 11 febbraio 2012

La gravidanza e il Parto/2

Ad un mese e qualche giorno dalla nascita di Anita aggiungo qualcosa sull'argomento perché come mi capita sovente (mio malgrado) ne ho scritto troppo di fretta e ho perso un po' dell'immenso valore di questa esperienza.


La gravidanza è stata poco "vissuta" rispetto alla prima, di Giovanni. Fuori casa per lavoro dalle 9 alle 17, fino a un mese prima di partorire e con un prima e un dopo fatto di un altro bambino, la casa, la gestione delle nostre vite, ho ascoltato la mia panciona troppo poco. Questo mi pesava moltissimo, ho avuto qualche momento di crisi bello grosso, ma non avevo scelta e ho pensato spesso che anche Anita avrebbe dovuto trovare il suo modo di stare nella situazione in cui si era trovata. Intendo che io avevo fatto del mio meglio, ma questa è la famiglia in cui è capitata e questa la mamma e quindi ho sempre sperato che comunque lei, lì dentro, trovasse la sua serenità. E tante volte mi è sembrato di sentire che era così, che bastava un momento di calma, una carezza e qualche parola e lei stava bene, si rilassava, dava un calcetto leggero come per dire "Ok mamma, va bene così, non preoccuparti".
Fortunatamente è andato tutto bene, una bella gravidanza.
Un po' di pasticci miei e dei medici con la data di concepimento, con la data indicata dallo sviluppo della bambina e qualche giorno di ritardo che si è presa la piccola, ci hanno fatto attendere con maggiore ansia rispetto alla prima volta il suo arrivo. Ma ricordo che quando ho visto quella gocciolina di sangue che mi avvertiva che ero (probabilmente) pronta (e così era), mi sono lasciata andare. Più consapevole di un paio d'anni prima, sapevo che il mio corpo avrebbe seguito ritmi atavici, naturali e mi sono lasciata andare.
Magari a vedermi dall'esterno sembrava meno, ero anche un po' spaventata, ma sfido chiunque a mantenere una calma zen con le contrazioni! Oltretutto ho scoperto perché dal secondo parto in poi è tutto "più veloce": eh, le contrazioni sono tonanti!!! In due ore mi sono dilatata completamente con la bellezza di 50'' di contrazione ogni 4/5 minuti, ogni volta mi sembrava di essere strappata da dentro. Ma sapevo che andava bene così e che ogni passo mi avvicinava più a dare la vita a lei.
Il resto l'ho raccontato nel primo post, l'ostetrica bravissima, misurata, rispettosa, capace (la volta precedente erano almeno tre) e una collaborazione tra noi due fatta di gesti e movimenti alternati, velocissimi e indicazioni precise "Spingi", "Trattieni", "Vai bene così, bravissima", "No non ce la faaaaccioooooooooo!!!!!!!!" ecc ecc ma in 15 minuti tutto è accaduto.
Ora che ho ri-provato ne ho meno timore. Ora "so".

Di seguito una Gallery del pancione, poco cronologica perché il fotografo nei mesi precedenti era preso da molte altre cose e abbiamo recuperato sul fil di lana.





Chiudo con un Grazie ad Anita perché mi ha scelta come mamma, e Grazie alla natura rappresentata dal mio corpo, che mi ha permesso di godere una seconda volta di questa pazzesca opportunità. Spero ogni giorno di esserne all'altezza.

Giorgia

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