lunedì 25 gennaio 2010

PANNOLINI LAVABILI YES!

Ancora non ho avuto il tempo di parlare dei pannoli lavabili e del fatto che con il pargolo li usiamo alla grande, faticoso ma di grande soddisfazione ecologista! Mi rifarò a breve ma per ora segnalo questo give away che spero mi porti bene, uno in più colpupo non fa mai male :)))
http://blog.pannolinilavabili.info/2010/01/giveaway/

Un bacio e a presto. gi

domenica 17 gennaio 2010

Feste, esagerazioni, mancanze e riso di magro…

Le feste sono bei momenti, ma esauriscono. Naturalmente parlo di chi ha una famiglia per parte, con fratelli e zii vari e un piccino come elemento di interesse di… tutti! Inoltre ogni volta se ne esce con almeno 1 kg in più e fino alla befana non c’è verso di non vedersi proporre piatti elaborati, cose golose varie e dolciumi tipici del periodo e non (il 1 gennaio la cognata ha comprato le frittelle con crema sentenziando che eravamo già vicini al carnevale (!)).
Mi piace l’incontro e lo scambio di auguri e qualche pensierino, ma di anno in anno mi sono “inorsita” (leggi: sono diventata più orsa) e nonostante non raggiunga le vette del mio amato (che prima di conoscermi erano oltre dieci anni che natale lo trascorreva tra le montagne, in grotta e amenità simili) rinuncerei volentieri a un’uscita su due. Se poi si pensa che da qualche anno non reggo più la “Prova del cuoco” perché tra una guerra uno tsunami e un bombardamento non riuscivo più a vedere la conduttrice che cinguettante parlava di pancetta arrotolata e sformati e etti di burro… mi si stringeva lo stomaco. E i pranzi natalizi me lo ricordano eccome.
Naturalmente non sputo nel piatto dove mangio ed essendo una cuoca sfrenata (quando posso, ormai) apprezzo gli sforzi di mamma e suocera. Ma non passano più via come un tempo. E sono un paio di natali che mi chiedo come conciliare la volontà di condividere con chi ha meno con la realtà della tavola familiare. Per ora non sono conciliabile.
Il fatto è che vorrei non ci fosse nessuno di così solo da non avere un amico con cui brindare, seppure ad acqua, durante una festa. Soprattutto quando fa freddo…
Che mondo schifoso. Ma forse non lo penso del tutto, visto che ci ho appena fatto un figlio.

Consoliamoci con un riso integrale in bianco, squisitissimo e salutare.
L’integrale lo conoscevamo “di fama” ma ne facciamo uso regolare da qualche mese. Lo preferiamo di una marca in particolare, dopo averne provate tre in scatola e uno sfuso (con dosatore, per intenderci). Cuoce in 45’, che sembra tanto, ma essendo che va lessato lo metti su con l’acqua fredda non salata, appena inizia a bollire ci metti un coperchio, conti 45’ con il timer (io d’abitudine ne tolgo un paio per essere certa di non perdere la cottura ed essere lì al momento giusto) e fai altro. A parte prepari il condimento come se facessi la base per qualsiasi risotto e inizi a intiepidirla quando mancano pochi minuti alla scolatura del riso. A cottura ultimata lo scoli e lo aggiungi al condimento caldo, regolando di sale pepe olio o burro e formaggio o quel che preferisci ed è squisito.

RISO (INTEGRALE) IN BIANCO - per 2 persone
riso integrale 150 g (= 1 bicchiere di medie dimensioni)
acqua: 1,5 bicchieri ogni bicchiere di riso
burro o olio extravergine d’oliva

Provare per credere.
Buon anno a tutte e tutti. Gi

sabato 2 gennaio 2010

AUGURIO "piccola porta della speranza"

Amo fare gli auguri. E' come una carezza, qualcosa che le persone non si aspettano più e invece fa bene. Talvolta mette in imbarazzo, più spesso fa sorridere stupiti. Non potevano mancare gli auguri per il nuovo anno, per noi famiglia quest'anno così carico di significato, con l'arrivo del piccolino e per tutti, amici nemici conoscenti chi legge per caso chi conosceremo domani... Di qualche poesia natalizia raccolta lascio questa.

Il Primo Giorno dell'Anno
di Pablo Neruda
Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore che scende da una stella.
Come il pane assomiglia
al pane di ieri,
come un anello a tutti gli anelli...
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell’ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire,
a sperare.