Sono a casa a riposo, per una settimana. Dopo una caldissima estate e un altrettanto caldo inizio di settembre non ce l'ho più fatta e ho chiesto aiuto alla mia dottoressa che ha capito perfettamente.
Inizialmente mi è venuto un senso di colpa spaventoso: l'azienda è piccola, ci lavoro da poco, una settimana è troppo! Ma la pancia ha subito chiamato, tesa e dura, e ho capito che era il momento giusto.
Lavorerò senza altre pause fino al 3 dicembre e dopo un mese arriverà la mia bambina. Avevo bisogno di stare sola, al fresco (finalmente si è abbassata la temperatura!), nel silenzio interrotto solo dalle trasmissioni di Radio3.
Avere un figlio è una delle esperienze più belle che si possano provare, ma c'è veramente il bisogno di recuperare un piccolo spazio per sè. Ogni tanto, poco poco. In questi giorni mi sono venute in mente persone, appuntamenti, associo idee, ho letto documenti scaricati da mesi (qualcosa da anni!). Ho preso una mezza importante decisione, che se verrà realizzata racconterò prossimamente.
Mi sono, soprattutto, resa conto che non dedicavo abbasatanza tempo ferma e in ascolto al mio bambino. E lui lo sente e mi restituisce la stessa frenesia. Allora calma, respiro, presenza. E Giovanni capisce e apprezza.
E poi ho cucinato e accarezzato il mio orso. Che è contento di avermi a casa, anche se un pò confuso percvhè con i tempi che corrono anche lo stato di gravidanza e i suoi effetti sono un problema! Ma ci stiamo godendo questa piccola parentesi.
Ieri meravigliosa ZUPPA DI FAGIOLI
500 g fagioli freschi
1 cipolla media
uno spicchio d'aglio
olio evo (extravergine d'oliva)
acqua e sale
qualche cucchiaio di passata di pomodoro
Ho aperto le bucce i fagioli con l'aiuto del mio pupo(stupito e felice della sorpresa di trovarli!), li ho aggiunti al soffritto di olio con cipolla e acqua, tutto quasi a freddo perché fosse meno pesante, li ho fatti saltare un attimo e poi li ho coperti d'acqua. Hanno cucinato nella pentola di terracotta vetrificata per oltre un'ora, dopodichè ho spento il fuoco e la cottura è continuata, più dolcemente, per oltre mezz'ora. Aggiungo il sale solo a fine cottura, perchè mi hanno detto che indurisce i legumi. Ho aggiunto anche il pomodoro solo alla fine, biologico, direttamente dall'orto dei nonni.
Prima di servirla ho reso una parte della zuppa una crema, con il mio amato Minipimer, aggiunto un goccio d'olio ed eccola pronta.
Servita con pastina o con crostini, a seconda che fosse per il pupo o per noi. Squisita!
Un saluto e arrivederci.
Nessun commento:
Posta un commento